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L’ERA DEL BIOLOGICO

L ‘ERA DEL BIOLOGICO

L’agricoltura e  l’ allevamento biologico  tra tutti  i settori agricoli sono quelli  che hanno avuto una maggiore  e più rapida espansione.  Nel periodo 2005-2011, la superficie complessiva destinata all’agricoltura biologica è passata dal 3,6 % al 5,5 % della superficie agricola utilizzata totale nell’UE (dati Eurostat). Nel decennio 2000-2010, il mercato globale dei prodotti biologici si è triplicato: stimato in 14 miliardi di euro nel 2000 rispetto ai 45 miliardi di euro del 2010. La crescente domanda di alimenti biologi da parte dei consumatori è essenzialmente giustificata da preoccupazioni sanitarie e ambientali, sorte a seguito di comunicazioni ,a volte allarmistiche, di  scandali alimentari.   Contrariamente,la crescita è però calata nel 2008, a causa dei prezzi più alti degli alimenti biologici, che li hanno resi non più accessibili ad una vasta fetta di  consumatori.La produzione primaria di prodotti biologici nell’UE è un sistema agricolo e allevatoriale  di produzione degli alimenti che coniuga standard positivi sia in tema di ambiente che di benessere degli animali ed è supportato dalla legislazione europea (regolamenti CE n. 834/2007 e  889/2008).  Nell’UE, gli alimenti biologici e tradizionali sono entrambi sottoposti a requisiti severi di sicurezza degli alimenti. (Regolamento CE n. 178/2002 della Commissione europea) .Come concetto generale, il metodo di produzione biologico si sforza di interferire il meno possibile con l’equilibrio naturale, assicurando al tempo stesso la produzione di alimenti di alta qualità. Per garantire che gli imprenditori agricoli e le aziende del settore producano o trasformino gli alimenti in conformità alla legislazione in materia, le autorità e gli enti di controllo designati rilasciano certificazioni agli operatori biologici dopo aver svolto delle  ispezioni nei loro confronti.Da parte dei consumatori l’interesse nei confronti degli alimenti biologici è supportato dalla convinzione che il “biologico” sia più salutare oltre che più gustoso, essi percepiscono gli alimenti prodotti con metodi biologici come più ricchi di nutrienti, tra cui minerali e vitamine, rispetto agli alimenti prodotti con metodi tradizionali; oltre a salvaguardare il benessere degli animali e dell’ ambiente.Da un esame  degli studi condotti tra il 1958 e il 2008 circa le caratteristiche nutrizionali degli alimenti biologici si è arrivati alla conclusione che le caratteristiche nutrizionali degli alimenti biologici e di quelli prodotti con metodi tradizionali sono comparabili. Ulteriori  studi sulle differenze nutrizionali tra alimenti prodotti con metodo biologico e tradizionale sono a tutt’oggi in corso, ma dai risultati ottenuti ad oggi si può concludere che non esistono differenze significative tra le due tipologie.In genere, i consumatori ritengono che l’agricoltura biologica implichi un impiego modesto o nullo di pesticidi biologici. La presenza di pesticidi sintetici negli alimenti organici può essere dovuta all’inquinamento ambientale; in realtà  l’agricoltura biologica non esclude l’uso di pesticidi sintetici, ma ne consente l’uso di un numero limitato di biopesticidi, . Un elenco di tutti i prodotti per la protezione delle piante autorizzati è inserito nella direttiva CEE n. 91/414, mentre l’Allegato II del regolamento CE n. 889/2008 fornisce un elenco di prodotti che possono essere utilizzati nell’agricoltura biologica.
Il termine «biologico» dovrebbe essere considerato come un’informazione relativa alla tecnica di produzione, indicante al consumatore che un determinato prodotto è stato ottenuto conformemente alla normativa in materia di produzione biologica (regolamento CE 834/2007), anziché un’informazione sul prodotto, comprendente informazioni di carattere nutrizionale e sanitario.

http://regolamenti CE n. 834/2007 e 889/2008

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