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Nuova Legislazione sulla sicurezza alimentare (D.L. 27 del 02/02/2021): evitata la depenalizzazione dei reati

Tra le nuove misure introdotte dal D.L. 27 del 2 febbraio 2021 figurava la depenalizzazione dell’articolo 5 della legge 283/62.

L’abrogazione del suddetto articolo prevedeva la perseguibilità a solo titolo di “illecito amministrativo” della vendita di alimenti in cattivo stato di conservazione, con cariche microbiche superiori ai limiti, invase da parassiti, con l’aggiunta di additivi chimici non autorizzati o contenenti residui chimici tossici per l’uomo.

 

La depenalizzazione avrebbe facilitato possibili condotte lesive di beni fondamentali quali la salute e la liceità commerciale.

Con un decreto legge, approvato dal Cdm venerdì 19 marzo insieme al Dl Sostegni, il ministero della Giustizia ha “abrogato l’abrogazione” disposta dal decreto legislativo n.27 del 2 febbraio 2021, facendo rientrare in vigore l’articolo 5 della legge 283 del 1962.

L’annuncio è contenuto in un comunicato stampa della presidenza del Consiglio (COMUNICATO STAMPA n.8)  che recita: “Il Consiglio dei Ministri su proposta del Presidente Mario Draghi e del Ministro della giustizia Marta Cartabia, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti sulla disciplina sanzionatoria in materia di sicurezza alimentare. Le norme introdotte hanno lo scopo di evitare un effetto abrogativo di tutte le disposizioni sanzionatorie di carattere penale e amministrativo di cui alla legge n. 283/62, realizzato con il decreto legislativo 2 febbraio 2021, n. 27, nonché di alcuni articoli del decreto del Presidente della Repubblica 26 marzo 1980, n. 327, in materia di disciplina igienica della produzione e della vendita delle sostanze alimentari e delle bevande”

Come sottolineato anche dal sottosegretario Mipaaf Gian Marco Centinaio:” la risposta governativa difende la salute dei consumatori e la qualità del Made in Italy agroalimentare”.

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