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Vongole veraci pescate alla foce del fiume Sarno: Precisazioni

Ha destato preoccupazione nei consumatori l’allarmante notizia di stampa relativa all’immissione sul mercato di vongole veraci pescate alla foce del fiume Sarno contaminate da agenti inquinanti.

La notizia è riferita ad interventi della Guardia Costiera su operatori subacquei dediti ad attività di pesca di vongole in un’area interdetta dalla raccolta.

Le analisi sui molluschi effettuate presso i Laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno non hanno evidenziato la presenza di metalli pesanti (Piombo, Zinco, Cadmio…) in concentrazioni superiori ai limiti legali consentiti.

È necessario premettere che lo specchio d’acqua in questione non è autorizzato per la raccolta di molluschi per il consumo umano.

Per legge i molluschi possono essere commercializzati esclusivamente se provenienti da zone di raccolta classificate dalle autorità sanitarie (Regione ed AASSLL) e se sottoposte da queste ultime a costante monitoraggio per accertare se sono mantenuti nel tempo i requisiti di sicurezza alimentare.

Le AASSLL, autorità sanitarie territorialmente competenti in materia di sicurezza alimentare, assicurano controlli su tutta la filiera, permanenti sulle prime fasi di produzione, già sugli specchi d’acqua, e costanti su tutte le fasi della commercializzazione, dalla vendita all’ingrosso al dettaglio.

La pesca di molluschi alla foce del fiume Sarno, in uno specchio d’acqua non classificato quindi non autorizzato, è una vera e propria attività illecita, prontamente repressa dalla Guardia Costiera, che non incide sulla affidabilità del capillare sistema dei controlli sugli alimenti messi in atto dalle autorità sanitarie.

I molluschi che tutti i giorni sono immessi sul mercato sono prodotti e commercializzati sotto la supervisione ed i controlli delle autorità sanitarie, in un sistema nel quale si integrano altri organi di controllo, che forniscono complessivamente un elevato livello di sicurezza per i consumatori.

Per assicurarsi che i molluschi provengano da una filiera regolarmente e periodicamente controllata, i consumatori non devono acquistarli al di fuori dei legali circuiti commerciali.

I frutti di mare devono essere commercializzati in confezione con etichetta recante indicazioni dello stabilimento di produzione, specie di molluschi e data di confezionamento.

Per grosse confezioni aperte per il frazionamento in fase di vendita, il commerciante deve comunque sempre tenere a disposizione l’etichetta apposta in origine sulla confezione.

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