Home / Allerte alimentari / Allerta alimentare: Epatiti virali e Norovirus in mitili

Allerta alimentare: Epatiti virali e Norovirus in mitili

A dish of mussels cooked with black pepper

Divieto di raccolta di molluschi bivalvi in alcuni specchi d’acqua antistanti il territorio della Regione.

I divieti sono stati disposti dai Dipartimenti di Prevenzione – Servizi Veterinari delle AASSLL Napoli2 Nord e Napoli1 Centro in quanto esami eseguiti presso l’Istituto Zooprofilattico di Portici hanno rilevato la presenza di virus dell’Epatite A e Norovirus in campioni di cozze provenienti da allevamenti insistenti in specchi d’acqua autorizzati per la produzione di frutti di mare.

I primi accertamenti sono stati eseguiti nell’ambito di un’indagine epidemiologica effettuata dalla ASL Napoli 2 Nord a seguito della diagnosi di infezione da virus dell’ Epatite A in un uomo che aveva consumato cozze transitate per un centro di depurazione di Bacoli.

La Regione Campania, a seguito di questi esiti, ha disposto l’esecuzione di controlli analitici a tutte le aree di produzione di molluschi bivalvi del territorio regionale oltre che una verifica di tutte le potenziali fonti di inquinamento presenti nelle aree in questione e potenzialmente responsabili della contaminazione dei molluschi.

Tutte le zone di produzione nelle quali sono stati isolati i virus sono soggette a restrizioni con divieto di raccolta dei molluschi per il consumo umano.

Sono stati disposti inoltre dalla Regione Campania controlli analitici su tutti gli specchi d’acqua autorizzati in Campania per la produzione di frutti di mare ed una verifica di tutte le potenziali fonti di inquinamento presenti nell’area in questione e potenzialmente responsabili della contaminazione dei molluschi

Virus e sintomatologia

L’Epatite A è una malattia del fegato causata dal virus HAV (Hepatitis A Virus). La trasmissione dell’infezione avviene per via orofecale. In genere il contagio avviene per contatto diretto da persona a persona, mentre solo raramente sono stati osservati casi di contagio per trasfusioni di sangue o prodotti derivati. Causa comune di infezione è il consumo di acqua o cibi crudi o non cotti a sufficienza, soprattutto molluschi, contaminati con materiale fecale contenente il virus. Il virus dell’Epatite A causa disturbi improvvisi e di breve durata. La gravità dei sintomi varia a seconda dell’età del paziente e trattasi, generalmente, di stanchezza e spossatezza, febbre (fino a 38 °C), perdita di appetito, nausea, mal di testa, dolori muscolari, dolore all’addome (al di sotto delle costole, sul lato destro, in corrispondenza del fegato). Con il proseguire della malattia compaiono altri sintomi, quali una colorazione molto scura delle urine, una colorazione molto chiara delle feci, ittero e prurito.

Il Norovirus, denominato talvolta dai media anglosassoni “winter vomiting bug”, è una delle principali cause di gastroenterite acuta in Europa, spesso accompagnata da diarrea e vomito. Il virus si trasmette attraverso il consumo di alimenti o acqua inquinati da materiale fecale o, più spesso, da persona a persona mediante contatto diretto o per contatto con superfici infette. I molluschi bivalvi come le cozze e le cappesante costituiscono una fonte di infezione ben documentata, poiché possono accumulare e concentrare le particelle virali. Le cozze contaminate dal norovirus rappresentano un particolare rischio per la salute umana, dato che vengono spesso consumate crude o scarsamente cotte.

Raccomandazioni generali sull’alimentazione:

– Evitare il consumo di frutti di mare crudi! Il capside di HAV è particolarmente resistente, sopravvive infatti in acqua dolce o salata, resiste ai detergenti, sopporta temperature fino a 60 °C e ambienti a pH 1. Il virus HAV si inattiva ad 85° per 15 minuti o a 100° per 1 minuto. E’ da ricordare che, ad esempio, le cozze si iniziano a schiudere già a 70°. Pertanto una rapida cottura dei molluschi potrebbe non essere sufficiente per inattivare il virus!
-Il succo di limone, l’aceto, al contrario delle credenze popolari, non hanno alcuna efficacia antimicrobica!
– Non bere latte non pastorizzato o cibi che contengono latte non pastorizzato;
– Lavare la frutta e la verdura molto bene prima di mangiarla (l’ipoclorito di sodio, presente in comuni disinfettanti per alimenti, inattiva facilmente il Norovirus);
– Mantenere la temperatura del frigorifero a 4,4 °C o meno, e del freezer a –17,8 °C o meno;
– Consumare il prima possibile cibi precotti, deperibili o pronti;
– Mantenere carne, pesce e pollame crudo separati dagli altri cibi;
– Lavare le mani, i coltelli e i taglieri dopo aver maneggiato cibo crudo, compresa carne, pesce e pollame;
– Cuocere bene i cibi di origine animale e le uova (finché il rosso non diventa sodo);
– Non lasciare i cibi cotti a temperatura ambiente per più di 2 ore (1 ora se la temperatura ambientale è superiore a 30 °C).

Raccomandiamo inoltre di consultare l’opuscolo esplicativo al seguente link:
Guida all’acquisto e al consumo dei frutti di mare

opuscolo-guida-acquisto-frutti-di-mare

Fonti: EFSA, OIE, ORSA Campania, Ministero  della Salute

Bibliografia:
1-Thermal inactivation of hepatitis A virus in suspension and in dried mussels (Mytilus edulis) – Shin Young Park and Sang-Do Ha –  Article first published online: 26 SEP 2014 DOI: 10.1111/ijfs.12674
2-Resistance of hepatitis A virus in mussels subjected to different domestic cookings – Luciana Croci,Dario De Medici,Simona Di Pasquale,Laura Toti – doi:10.1016/j.ijfoodmicro.2005.04.008
3-Heat inactivation of hepatitis A virus and a norovirus surrogate in soft-shell clams (Mya arenaria) – Sow H1, Desbiens M, Morales-Rayas R, Ngazoa SE, Jean J. – Foodborne Pathog Dis. 2011 Mar;8(3):387-93. doi: 10.1089/fpd.2010.0681.
Skip to content