Sono stati pubblicati su Efsa Journal 2019; 17(7): 5762 i risultati di una indagine condotta dall’Efsa sulla contaminazione delle ostriche da norovirus.
I norovirus sono responsabili di severe patologie gastroenteriche definite “winter vomiting diseases” o “stomach – flu”, a rapida diffusione nella popolazione umana. Si trasmettono principalmente per via oro – fecale attraverso l’assunzione di alimenti contaminati (ostriche, frutti di bosco) o per contatto interumano.
In risposta ad una richiesta di indagine di monitoraggio U.E. per gli anni 2016-2018 sulla prevalenza di norovirus in ostriche, sono stati analizzati 2180 campioni di ostriche prelevati nelle aree di produzione e 2129 campioni prelevati in punti di commercializzazione.
Di essi un campione su dieci è risultato positivo alla presenza di norovirus con una prevalenza nelle aree di produzione pari al 34,5%, e nei centri di spedizione del 10,8%.
La contaminazione segue un ritmo stagionale raggiungendo il picco di contaminazione tra novembre e aprile.
Al fine di avere un’idea del livello di contaminazione fecale delle acque di una zona di produzione di ostriche attualmente si valuta la concentrazione di Escherichia coli. I risultati dell’indagine suggeriscono che per le ostriche potrebbe essere molto utile introdurre un nuovo parametro valutativo.
In ogni caso l’alta frequenza di isolamento può rappresentare un problema di sanità pubblica, e va tenuto nella giusta considerazione.
Scientific Report: “Analysis of the European baseline survey of norovirus in oysters”.