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RASFF – Allerta alimentare da consumo di Tonno fresco – rischio metaemoglobinemia

In diverse regioni italiane sono stati segnalati casi di sindrome anossica da consumo di tonno. Gli approfondimenti clinici sui soggetti interessati, svolti dal “Centro antiveleni e Centro Nazionale di Informazione Tossicologica” dell’Istituto Maugeri di Pavia, hanno evidenziato un quadro di grave intossicazione caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di metaemoglobinemia da consumo di nitriti. Le segnalazioni presso il suddetto Centro nello specifico sono state relative a due differenti emergenze:

–  Allerta 1 : mesi febbraio – aprile 2021, casi di intossicazione acuta (alcuni ad esito letale) da somministrazione volontaria di nitriti a scopo lesivo/autolesivo (Genova,Varese, Bologna, Bassano del Grappa, Roma).

–  Allerta 2 : a partire dal mese di giugno 2021, casi di intossicazione acuta grave correlata ad assunzioni di alimenti, in particolare tonno fresco o decongelato (Lavagna, Brindisi, Benevento).

Tutti i casi identificati hanno richiesto l’utilizzo immediato dell’antidoto blu di metilene.   Gli stessi sono stati segnalati ai competenti uffici veterinari ASL per ispezioni e controlli.

Le intossicazione alimentari sono state determinate dal trattamento del tonno con dosi eccessive di nitriti e nitrati. Questi additivi, se utilizzati secondo dosaggi stabiliti dalla normativa alimentare, sono in grado di prolungare la durata di conservazione e di conferire un colore più vivace agli alimenti il cui aspetto, diversamente, tenderebbe ad imbrunire. Se usati fraudolentemente a dosaggi elevati sono responsabili di manifestazioni tossiche. I nitriti in eccesso infatti si legano all’emoglobina trasformandola in metaemoglobina, incapace di captare e trasportare l’ossigeno nel sangue. Ne consegue la caratteristica sintomatologia asfittica, con esiti che possono anche essere letali.

Il centro antiveleni ha diramato le seguenti raccomandazioni.

– considerare subito il sospetto di intossicazione in caso di accesso di pazienti pallidi e/o cianotici con sintomi a rapida comparsa e non correlati a precedenti patologie. Possono anche essere presenti disturbi gastroenterici e alterazioni dello stato di coscienza (es. sincope),

– effettuare immediata determinazione della metaemoglobinemia (anche su prelievo venoso) mediante emogasanalisi o pulsossimentri specifici (se disponibili),

– valutare ogni caso con sincope per intossicazione con metaemoglobinemia prima di iniziare percorsi diagnostici diversi.

La regione Campania – UOD Prevenzione e Sanità Pubblica Veterinaria ha pubblicato al riguardo una nota di richiesta alle AASSLL territoriali di acquisire con tempestività informazioni attraverso i propri Servizi di Epidemiologia di eventuali casi riscontrati sul territorio di competenza.

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