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Il Ministero della Salute ha pubblicato la Relazione annuale 2017 al Piano nazionale integrato (PNI) 2015-2018 relativa ai controlli ufficiali svolti nella filiera agroalimentare.

Il Piano Nazionale Integrato è volto ad orientare i controlli ufficiali per la sicurezza alimentare e per la lotta alle frodi lungo l’intera filiera produttiva, in funzione dei rischi.

La Relazione allo stesso  illustra le attività svolte dalle differenti amministrazioni e organi di polizia nei settori dell’igiene, della sicurezza e della qualità per alimenti, dei mangimi, del benessere animale, della sanità animale e della sanità delle piante rappresentando un valido  strumento di coordinamento e  programmazione delle attività di controllo.

Si compone di  5  capitoli relativi:  agli interventi di controllo effettuati, alle non conformità riscontrate, alle azioni correttive intraprese, agli esiti del sistemi di verifica ed alla  valutazione  dei risultati.

Le maggiori criticità segnalate nella Relazione 2017 riguardano:

– l’uso di principi attivi ad azione farmacologica non autorizzati come ad esempio il Fipronil, acaricida utilizzato illegalmente nel settore avicolo con la conseguente contaminazione delle uova; il non corretto utilizzo di farmaci veterinari.
La recente introduzione nelle norme della digitalizzazione dell’intero sistema di tracciabilità del farmaco veterinario che include la ricetta elettronica rappresenta un passo decisivo nel garantire la correttezza dell’utilizzo del farmaco negli allevamenti.

–    il riscontro di pericoli emergenti tra i contaminanti organici, come le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS);

–   Le  micotossine ed i metalli pesanti continuano a rappresentare una problematica di difficile risoluzione tra i contaminanti;

–   Il mancato  rispetto del buono stato di conservazione degli alimenti in particolare dei prodotti ittici;

–   la non conformità a criteri microbiologici di sicurezza alimentare per presenza di Escherichia coli inclusi gli STEC, Salmonella spp e Listeria monocytogenes;

–    la presenza di allergeni non dichiarati negli alimenti, soprattutto soia e uova.

 

Fonte: Ministero della Salute.

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