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Pericolo pesce scorpione: due esemplari avvistati nel mar Ionio a luglio 2023

Foto: Pixabay

L’ISPRA ha confermato l’avvistamento nelle acque calabresi di due esemplari di pesce scorpione (Pterois miles), specie aliena originaria del Mar Rosso. Il primo esemplare è stato catturato pochi giorni fa in località “Le Castella” (KR) da pescatori professionisti alla profondità di circa 24 metri, il secondo avvistato e fotografato in data 25 giugno durante un’immersione ricreativa lungo le coste di Marina di Gioiosa Ionica (RC), da un subacqueo a circa 12 metri di profondità.

Questa specie ha un’insolita forma a ventaglio con pinne dotate di affilati aculei in grado di rilasciare una potente tossina, che resta attiva rimanere attiva sino a 24 – 48 ore dopo alla morte del pesce e può provocare lesioni cutanee, disturbi respiratori e /o sintomi neurologici.

Gli avvistamenti rappresentano un campanello d’allarme sulla diffusione di queste creature definite “aliene” che colonizzano con sempre maggiore frequenza il Mediterraneo grazie al progressivo riscaldamento delle sue acque.

Le specie aliene costituiscono sicuramente una delle maggiori minacce per la biodiversità e l’equilibrio degli ecosistemi, poiché possono, per esempio, competere con le specie indigene e sovrastarle, oppure rappresentare dei predatori incontrastabili.

«Gli esemplari di pesce scorpione, entrati dal Canale di Suez, per la prima volta intorno al 1991, hanno già ampiamente colonizzato i settori più orientali del Mediterraneo e si stanno velocemente diffondendo verso i settori occidentali, favoriti dall’aumento delle temperature», sottolinea l’ISPRA. «La specie, segnalata per la prima volta in Italia nel 2016 nella Sicilia sud-orientale, è tra le più invasive al mondo: è nota, infatti, per aver invaso gran parte delle coste Atlantiche occidentali con imponenti impatti ecologici».

Per arginare il rapido diffondersi delle specie aliene l’Europa ha già emanato il Regolamento 1143 del 2014 in cui si elencano le specie che non possono assolutamente essere introdotte in territorio europeo, proprio in virtù della loro comprovata natura invasiva.

C’è poi la convenzione sulla gestione delle acque di zavorra, che obbliga al trattamento di queste ultime al fine di evitare il trasporto involontario di specie nocive.

Oggi inoltre si punta molto anche sulla sensibilizzazione della popolazione: il pesce scorpione, insieme al pesce palla maculato e ai pesci coniglio, è oggetto della  campagna “Attenti a quei 4!’ patrocinata dai Ministeri dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, dell’ambiente e della sicurezza energetica, della salute e dal Comando generale delle capitanerie di Porto – con la collaborazione di ISPRA, CNR ed il progetto AlienFish.

Gli avvistamenti descritti sono stati segnalati dai cittadini.

La campagna di informazione  invita chiunque veda presunti pesci scorpione, ma anche pesci palla maculati e/o pesci coniglio, ad inviare fotografie o video tramite WhatsApp al numero dedicato 320 4365210, o attraverso il gruppo Facebook Oddfish https://www.facebook.com/groups/1714585748824288/.

Fonte: ISPRA ; SIMEVEP

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