Il bollettino dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS) del 13 luglio scorso ha segnalato il primo caso di West Nile Disease nell’uomo per l’anno 2023 .
L’infezione riguarda un donatore di sangue nella Provincia di Parma, territorio in cui è stata già segnalata la circolazione del WNV negli animali e nei vettori nel corso della sorveglianza prevista dal Piano Nazionale di Prevenzione, Sorveglianza e Risposta alle Arbovirosi (PNA )2020 – 2025.
Le provincie in cui è stata dimostrata la circolazione del virus, sia in animali che in vettori, attualmente sono 20 e appartengono a 6 regioni: Piemonte, Lombardia,Veneto, Emilia-Romagna, Sicilia e Sardegna.
Quest’anno in Italia la stagione di trasmissione di malattie veicolate da insetti ha avuto un inizio precoce. La circolazione del virus West Nile, infatti, è stata confermata dalla presenza del virus in pool di zanzare e nell’ avifauna già a partire dal mese di maggio 2023.
Di conseguenza le misure di prevenzione su trasfusioni e trapianti nelle aree interessate sono state attivate precocemente.
Recentemente anche l’ECDC ha lanciato un alert sulle zanzare e sui conseguenti possibili rischi per la salute, sottolineando come la tendenza ad un aumento generale delle temperature in tutta l’Europa con conseguenti forti ondate di calore, alluvioni ed estati sempre più lunghe e calde, sono fattori ambientali altamente favorevoli allo sviluppo di insetti vettori.
In Italia i dati relativi alle segnalazioni delle arbovirosi sono periodicamente pubblicati a cura del Dipartimento di Malattie infettive dell’ISS, con il coordinamento del Ministero della Salute e in collaborazione con il Centro studi malattie esotiche (CESME) dell’IZS di Teramo “Giuseppe Caporale”, sul Portale dell’ISS: EpiCentro in Bollettini dedicati di libero accesso.
Fonte: ISS – ECDC