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MALARIA : situazione in Italia

La malaria è una malattia che continua a colpire e, in alcuni casi, come nella recente vicenda di una giovane giornalista di Agrigento, anche a uccidere.

Nonostante l’Italia sia stata dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità «malaria free», ogni anno nel nostro Paese si registrano in media circa 700 casi.   Fondamentalmente si tratta di casi «d’importazione» (99,8%), ovvero legati ad infezioni contratte all’estero, nelle aree in cui la malaria è ancora endemica (Africa equatoriale, zone tropicali dell’Asia e dell’America Latina).

Anche in questo caso, si tratta di patologia contratta in zona endemica a seguito di un viaggio in Nigeria.

La malaria è una malattia infettiva causata da parassiti appartenenti al genere Plasmodium, che si trasmette all’uomo attraverso la puntura di zanzare ( Anopheles).
Le zanzare infette svolgono il ruolo di “vettori della malaria” e pungono l’uomo principalmente nelle ore crepuscolari e notturne.

All’interno dell’ospite umano, il parassita evolve e  si moltiplica eludendo le difese del sistema immunitario.  Si localizza inizialmente nel fegato, dove invade gli epatociti e successivamente i globuli rossi che risulteranno infettanti per le zanzare nei successivi pasti di sangue. Nell’uomo i sintomi compaiono dopo un periodo di incubazione di 7 – 15 gg e sono rappresentati inizialmente da febbre, spesso molto alta, mal di testa, vomito, diarrea, sudorazioni e brividi, sintomi per lo più comuni a quelli di una sindrome influenzale.

In seguito, data la capacità dei plasmodi di invadere e distruggere i globuli rossi, compare la sintomatologia tipica della malattia, rappresentata da accessi febbrili ricorrenti ed anemia.

Per quanto si possa definire malattia rara, quando viene diagnosticata, la malaria va trattata subito, o si rischia la vita.

Per ridurre i casi di malattia è consigliabile seguire protocolli di chemioprofilassi prima di affrontare un viaggio in aree tropicali a rischio. Tali protocolli vanno tuttavia decisi tenendo conto che farmaci, metodi e tempi di somministrazione vanno tarati in base al Paese visitato, alla tipologia di viaggio e al tempo di permanenza.

E’ bene inoltre adottare una serie di precauzioni una volta giunti a destinazione: applicare repellenti sulla pelle, collocare zanzariere alle finestre e sui letti, usare zampironi e fornelletti, coprirsi bene la sera.

Non va infine trascurato di continuare a mantenere alta la soglia dell’attenzione circa eventuali sintomi che possono comparire al ritorno in Italia che vanno riferiti con sollecitudine al proprio medico curante.

A tal fine il Ministero della Salute pubblica sul sito di riferimento specifici “Consigli per i viaggiatori internazionali”.

Con la globalizzazione e la conseguente maggiore facilità agli spostamenti delle persone la probabilità che compaiano casi di malattie “da importazione” a trasmissione vettoriale provenienti da paesi tropicali è aumentata, non limitandosi alla sola malaria ma interessando anche altre  malattie veicolate da insetti (Chikungunya, Dengue, virus ZiKa…)

Portale  ISS EpiCentro per la malaria

Consigli per i viaggiatori internazionali

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