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Focolaio multinazionale di salmonella virchow st16: implicate carni di pollo e prodotti derivati

È stata pubblicata la valutazione rapida del rischio (ROA) relativa ad un focolaio multi-nazionale, persistente da giugno 2017, di Salmonella virchow ST16. La valutazione è stata effettuata in maniera congiunta dall’ECDC (Centro Europeo per la prevenzione e il Controllo delle Malattie) e dall’EFSA (Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare).

Lo studio riguarda un focolaio che ha coinvolto cinque Paesi dell’Unione Europea/Spazio Economico Europeo (UE/SEE), il Regno Unito e gli Stati Uniti con un numero totale di casi segnalati pari a 210 (2 in Danimarca, 111 in Francia, 26 in Germania, 4 in Irlanda, 34 nei Paesi Bassi, 32 nel Regno Unito, 1 negli stati Uniti) che hanno interessato soggetti di età media compresa tra i 22 e gli 80 anni.

Dai dati raccolti tramite indagine epidemiologica è stato possibile evidenziare che l’infezione ha determinato, in alcuni casi, la necessità di ricovero ospedaliero, ma che non sono stati segnalati decessi.

Dove possibile, il materiale genetico degli isolati dai focolai è stato messo a confronto con i profili genomici disponibili di Salmonella virchow ST16 provenienti da campioni di origine animale e si è notata una corrispondenza con ceppi isolati da matrici di pollo e derivati.

Anche le informazioni disponibili ricavate da interviste sui casi, da indagini di tracciabilità e da analisi dei cluster di sequenziamento dell’intero genoma (WGS), confermano che i prodotti a base di carne (kebab) contenenti pollo contaminato sono i probabili veicoli delle infezioni.

Gli esami di laboratorio hanno confermato altresì che il ceppo che circola nella filiera della carne di pollame in Europa risulta essere lo stesso in Francia, in Germania e nei Paesi Bassi.

In assenza dei numeri di lotto dei prodotti a base di kebab contaminati e delle relative informazioni sulle analisi per Salmonella, non è possibile tuttavia stabilire, con modalità certa, la fonte delle infezioni.

Il numero di casi confermati rappresenta probabilmente solo una piccola percentuale delle infezioni nell’UE/SEE. Potrebbero verificarsi nuove infezioni in qualsiasi fascia d’età fino a quando non saranno condotte ulteriori indagini per identificare le fonti e i punti di contaminazione lungo la catena di produzione della carne di pollo.

L’ECDC e l’EFSA incoraggiano gli Stati Membri a sequenziare gli isolati di S. virchow provenienti da infezioni umane e a condurre opportune indagini epidemiologiche sui casi di infezione da S. virchow ST16. Le indagini, da condurre in stretta collaborazione con le autorità preposte alla sicurezza alimentare, saranno volte in particolare a verificare la correlazione dei casi con l’eventuale consumo di carne di pollame e/o prodotti derivati.

Fonte: SIMeVeP news

Joint ECDC-EFSA Rapid Outbreak Assessment – 30/03/2023

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