Il 26 giugno 2023 è stato diagnosticato un caso di malattia di Lyme in una giovane paziente dell’Ospedale Sacro Cuore di Gesù Fatebenefratelli di Benevento. Si tratta del primo caso manifestatosi nel Sannio. Ad oggi in Campania le segnalazioni di questa patologia sono poco frequenti e sempre riferite a contagi verificatisi fuori regione. Questo dunque è il primo caso di contagio avvenuto sul territorio campano.
La piccola di quatto anni e mezzo, 20 giorni prima del ricovero ospedaliero era stata punta da una zecca. La presenza della classica lesione definita “eritema migrante” associata a difficoltà di deambulazione, forti dolori ad arti, dorso ed addome ha indirizzato il sospetto diagnostico cha ha trovato pronta conferma negli accertamenti di laboratorio, col riscontro di anticorpi anti Borrelia burgdoferi, agente eziologico della malattia.
La malattia di Lyme si trasmette attraverso la puntura da zecca; presumibilmente, in questo caso, si è trattato di Ixodes ricinus (zecca dei boschi) che è presente in Campania come parassita della pecora. I principali serbatoi di infezione sono: roditori, caprioli cervi, volpi e lepri.
La bimba ora è fuori pericolo, ma il caso fa riflettere su un altro importante ed interessante aspetto: se, infatti, sino ad oggi questa malattia si manifestava solo in determinate Regioni italiane come Friuli Venezia Giulia, Liguria, Trentino Alto Adige, Emilia Romagna, Veneto, oggi dobbiamo confrontarci con la globalizzazione e le mutate condizioni climatiche che influiscono modificando l’ambiente e di conseguenza anche la distribuzione geografica di patogeni e vettori.
Per prevenire questa come altre malattie (febbre bottonosa, encefalite virale…) trasmesse da punture di zecche è importante il rispetto di misure precauzionali volte ad evitare la puntura degli artropodi:
- Usare repellenti per insetti sulla pelle scoperta, seguendo attentamente le avvertenze riportate sulle confezioni.
- Usare indumenti chiari così da facilitare l’individuazione delle zecche.
- Coprire gambe e braccia durante le escursioni.
- Camminare al centro dei sentieri evitando l’erba alta.
- Non sedersi o sdraiarsi direttamente sull’erba. La zecca morde l’uomo ad un’altezza massima di 1 metro, per cui occorre fare attenzione soprattutto ai bambini e ragazzi.
- Al termine di una passeggiata all’aperto controllarsi su tutto il corpo perché la presenza delle zecche sulla cute non viene percepita facilmente.
Fonte: ANSA, 26 giugno 2023. / Sito web ISS – Borreliosi
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