Il 25 ottobre 2018 a Strasburgo è stato approvato il nuovo Regolamento europeo sui farmaci veterinari con 583 voti favorevoli, 16 contrari e 20 astensioni. Tale Regolamento ha lo scopo di arginare la diffusione della resistenza antimicrobica dagli animali all’uomo.
Per “resistenza antimicrobica” (AMR, dall’inglese antimicrobial resistance) si intende l’abilità dei micro-organismi di resistere all’azione di uno o più agenti antimicrobici.
Le principali cause della diffusione dell’AMR sono:
- l’abuso e/o l’uso improprio degli antibiotici in campo umano;
- la trasmissione dei micro-organismi resistenti fra umani, fra animali e umani e fra umani e ambiente.
I punti salienti del nuovo Regolamento sono:
- Il divieto di utilizzo collettivo a scopo preventivo (profilattico) degli antimicrobici negli allevamenti: il ricorso a trattamenti antimicrobici va riservato solo a singoli capi che realmente ne manifestino necessità, ed esclusivamente dietro prescrizione medico veterinaria.
- L’impiego di alcune tipologie di antibiotici riservato solo al settore umano.
- Il rispetto da parte dei parteners commerciali, secondo il principio di reciprocità, degli standard europei circa l’uso degli antibiotici per l’esportazione dei prodotti alimentari verso i paesi della Comunità Europea.
- lo stanziamento di incentivi per la ricerca di nuovi antimicrobici.
- L’uso di antibiotici nei mangimi medicati solo a seguito di prescrizione veterinaria a in esito ai dovuti accertamenti.
“L’uso dei medicinali veterinari non riguarda solo allevatori e proprietari di animali” come dichiarato dalla europarlamentare Françoise Grossetête “ al di là degli agricoltori o dei proprietari di animali, l’uso di medicinali veterinari riguarda tutti noi, perché ha un impatto diretto sul nostro ambiente e sul nostro cibo; in breve, sulla nostra salute”.
Fonte: Parlamento Europeo (Ufficio Stampa)