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Megachile sculpturalis : nuovo insetto alieno – segnaliamone il ritrovamento!

Il CREA, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’Analisi della Economia Agraria, lancia una campagna di segnalazione per monitorare la presenza in Italia di Megachile sculpturalis, un’ape solitaria della famiglia dei Megachilidi, originaria del Sud Est asiatico recentemente arrivata nella nostra nazione.

L’ape Megachile sculpturalis presenta dimensioni maggiori rispetto all’ape nostrana (19-22 mm i maschi, fino a 25 mm le femmine), ha l’addome nero glabro, il torace rivestito di peluria marrone chiaro, grosse mandibole, ali tinte di marrone che si scuriscono verso l’apice.

Le femmine nidificano nelle cavità del legno, fusti cavi o canne e chiudono i nidi con fango, pezzetti di legno, lanugine vegetale e resina. Gli adulti volano tra fine giugno e fine agosto.

Maschi e femmine possono visitare diverse specie di piante per il nettare, ma le femmine, per la raccolta del polline, prediligono le piante originarie dell’Asia come la Sophora japonica.

Il primo ritrovamento documentato in Italia risale al 2009 a Verbania. Ad esso ha fatto seguito la pubblicazione di uno studio condotto dal Crea, dal dipartimento di Scienze veterinarie dell’Università di Pisa e dall’Istituto superiore Cobianchi di Verbania sulle attività di nidificazione e sulle abitudini alimentari di questo insetto alieno (Bulletin of entomology- 2014).

Negli anni successivi sono stati individuati e catturati esemplari in diverse zone d’Italia e ad oggi ne è stata segnalata la presenza in tutte le regioni a eccezione di Valle d’Aosta, Molise, Sicilia e Sardegna. La presenza dell’insetto è segnalata anche in Europa (Francia, Svizzera Germania, Ungheria, Slovenia, Austria, Spagna e Ucraina).

Lo scopo della campagna consiste nell’approfondire gli aspetti comportamentali di questo insetto quali la tipologia degli spostamenti, la velocità di diffusione e le eventuali preferenze per determinati ambienti, così da studiarne la biologia ed il potenziale invasivo.

Attraverso la raccolta di esemplari provenienti da diverse zone d’Italia e successivi studi di genetica delle popolazioni sarà possibile comprendere da dove tali insetti provengano: se dalla zona di origine oppure da uno degli altri paesi nei quali sono stati importati.

I primi studi confermano l’ipotesi dell’importazione dagli Stati Uniti, dove la specie era arrivata e catalogata come aliena negli anni ’90.

E’ importante monitorare sul territorio nazionale la presenza di questo nuovo insetto perché, sebbene le api siano generalmente considerate specie utili, quelle aliene invasive come Megachile sculpturalis possono provocare uno squilibrio nell’ecosistema delle aree invase. Ciò avviene per diversi motivi, quali la competizione con le api locali per le fonti di approvvigionamento (nettare e polline) o per i siti di nidificazione (fori e fusti cavi). Le specie aliene inoltre sono spesso molto prolifiche e hanno un elevato potenziale invasivo, in quanto non essendo soggette ai fattori limitanti presenti nelle aree di origine, risultano più competitive di quelle autoctone.

Le api esotiche favoriscono altresì la proliferazione delle piante esotiche che preferiscono come fonte alimentare (come avviene per Megachile sculpturalis con Sophora japonica).
Infine le specie aliene possono portare con sé nuovi patogeni e trasmetterli alle specie locali, che non sono attrezzate a gestirli. Ne è testimonianza quanto è accaduto negli anni ’80 alla nostra ape da miele con la varroa e, più recentemente, con Nosema ceranae, entrambi trasmessi dalla specie asiatica Apis cerana.

Chiunque desideri partecipare alla campagna del CREA può segnalare il ritrovamento collegandosi link sottostante indicando la data, la posizione precisa dell’avvistamento e allegando una foto per il riconoscimento.

SEGNALA UN’APE

E’ possibile altresì collaborare all’indagine genetica delle popolazioni raccogliendo alcuni esemplari , conservandoli in alcol etilico al 95%, e segnalando l’avvenuta raccolta agli indirizzi  e-mail info@beewatching.it o laura.bortolotti@crea.gov.it. Sarà il Crea a organizzare il ritiro di quanto raccolto.

Fonte : © AgroNotizie

 

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