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IL LATTE IN POLVERE PER NEONATI NON E’ STERILE: Come si prepara in realtà?

Il latte materno è quanto di più nutriente possa avere un bimbo. L’allattamento al seno rappresenta, infatti, la migliore alimentazione del neonato e per questo va promosso ed incoraggiato. Quando però, per motivi vari, si deve acquistare un latte formulato, può essere difficile la scelta!

In commercio si può trovare latte in forma liquida o  in polvere. Il primo è un latte STERILIZZATO con tecnologia UHT, sottoposto cioè a risanamento termico che lo rende microbiologicamente sicuro ma ne mantiene le caratteristiche nutrizionali. Questo prodotto può essere riscaldato a 37°C e subito utilizzato. Il secondo è un latte LIOFILIZZATO, cioè ottenuto mediante un processo tecnologico che permette l’eliminazione dell’ acqua da una sostanza organica  con il minimo deterioramento possibile della struttura e dei componenti della sostanza stessa.  Il latte liofilizzato per essere somministrato va ricostituito in acqua preventivamente riscaldata.  

Se si acquista un latte LIOFILIZZATO, bisogna prestare particolare attenzione alle modalità di preparazione riportate in etichetta,  infatti c’è da sottolineare, che tra le varie marche in commercio le differenze sono numerose e talvolta sostanziali. Tutte indicano di effettuare un semplice preriscaldamento dell’acqua prima di aggiungere la polvere di latte, ma le temperature indicate sono diverse (50°C- 45°C-70°C).

Ma qual’è il più giusto comportamento?

Avete mai sentito parlare dell’ Enterobacter sakazakii? Definito ” batterio killer” in quanto in passato è stato causa di mortalità in USA in alcuni bambini , trova un  buon terreno di crescita nel latte formulato in polvere. Il prodotto liofilizzato  può essere soggetto a contaminazione batterica; alcuni microrganismi possono sopravvivere nel prodotto in polvere  e moltiplicarsi in fase di reidratazione e conservazione.

Fortunatamente il rischio che il batterio sia presente è decisamente basso, ma è necessario sapere che l’unico modo per scongiurare l’infezione da Enterobacter sakazakii è quello di preparare il biberon sciogliendo la polvere in acqua a temperatura superiore ai 70°C.

Allo scopo di minimizzare i possibili rischi per la salute dei neonati, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha redatto delle Linee Guida  per la preparazione e la somministrazione di latte in polvere, in cui si raccomanda:

  • di applicare le normali prassi igieniche che prevedono tra le altre raccomandazioni l’uso di contenitori puliti e disinfettati
  • di assicurare il raffreddamento rapido del prodotto ricostituito fino alla temperatura di somministrazione,
  • di preparare il biberon subito prima della poppata e consumarlo rapidamente,
  • di non riscaldare né riutilizzare l’eventuale latte rimasto nel biberon dopo la poppata.

L’OMS dispone anche che sulla confezione dei latti in polvere compaia la dicitura:“PRODOTTO-NON-STERILE”

dott.ssa Silvia Castellano

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